Il teatro, l’oggie John Cage
La tecnica narra l’umanità

«Evros Walk Water 1 & 2» dei berlinesi Rimini Protokoll

Von STE.MA

18.03.2019 / Giorno e Notte

I numeri non contano niente. Elenchi, grafici, percentuali non sono fatti di materia umana, non possono rac- contare la storia degli individui che vengono osservati scientificamente. Ogni storia umana racchiude in sé un percorso, e questo percorso è un complesso racconto che si rende possibile solo attraverso la parola. E al suono.

Sarà un racconto sensoriale «Evros Walk Water 1&2», performance artistica del pluripremiato gruppo berlinese Rimini Protokoll che debutterà in Italia con una prima assoluta il 27 marzo alle ore 20 a Lumezzane, proposta creativa del Teatro Odeon all’interno di Supernova Smart Innovation Festival, dedicato ai temi dell’innovazione e delle tecnologie. Ospitato nella sede della rassegna in via Mainone, lo spettacolo sarà replicato fino a sabato alle ore 20 e 22, e domenica 31 alle ore 18.

Tra i più importanti al mondo, il collettivo di artisti Rimini Protokoll ha vinto il prestigioso Premio Ubu con Nachlass e è stato insignito del Leone d’Argento alla Bienna- le Teatro di Venezia nel 2011, portando il focus della propria azione artistica su un continuo sviluppo degli strumenti teatrali per offrire inedite prospettive sul mondo contemporaneo. Con «Evros Walk Water 1&2» gli artisti racconteranno il fenomeno delle migrazioni umane ponendo in dialogo la parola con la musica lungo la linea geografica del fiume Evros tra la Turchia e la Grecia.

La performance, il cui tappeto sonoro è ispirato dall’opera di John Cage, si basa sulle storie di 15 ragazzi arrivati da Iraq, Siria e Afghanistan attraverso un viaggio lungo e difficile. «Cage ha suonato nel 1959 la pièce di tre minuti Water Walk alla tv americana usando strumenti domestici» spiega il regista Daniel Wetzel. «Abbiamo ripreso questa performance sostituendo gli strumenti: la vasca da bagno, ad esempio, diventa il gommone sul quale uno di loro ha attraversato il fiume in questo viaggio pieno di speranza».

Lo spettacolo lascia aperta quella linea di demarcazione che solitamente separa i ruoli di attori e spettatori, con i partecipanti chiamati a determinare lo sviluppo dell’opera e alla creazione di un momento irripetibile. «Il messaggio è che bisogna ascoltare in modo attivo» continua il regista. «La memoria collettiva delle nostre società è in continuo sviluppo: i nuovi arrivi in Europa portano con sé nuove narrazioni e esperienze con le quali bisogna interagire. Per questo nello spettacolo devi ascoltare le istruzioni che ti portano a comporre una musica collettiva attraverso la comunicazione in cuffia con questi ragazzi, che non possono essere presenti perché limitati dalle restrizioni legali europee».

ESPERIENZA unica che riflette sulla costruzione di un’Europa nuova. «Sono curioso di guardare il pubblico italiano mentre ascolta le istruzioni e costruisce l’opera, dopo l’entusiasmo raccolto in Spagna, Norvegia e Grecia. Quello italiano è un pubblico ricettivo, ed è toccato in modo diretto da questa tematica: comporremo insieme la nostra Water Walk».


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Evros Walk Water 1&2